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DIVISARE
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Stefania Micotti architetto / Casa Cialdini
published on Architettura Italiana - June 11, 2018
Casa a patio
Residenza unifamiliare a San Vito di Leguzzano (VI), 230 mq
Casa a patio
Residenza unifamiliare a San Vito di Leguzzano (VI), 230 mq
sm*s s t e f a n i a m i c o t t i s t u d i o
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Casa PM
Residenza unifamiliare a San Vito di Leguzzano (VI), 230 mq
Lungo la direttrice nord-ovest del territorio posto tra Vicenza e Schio, nel comune di San Vito di Leguzzano, la costruzione di questa casa si inserisce in un tipico contesto di piccola espansione suburbana povero di tensioni e di un chiaro statuto.
L’intervento è situato all’interno di un ampio lotto stretto ma profondo, che si apre verso sud-est in un ambito agricolo faticosamente salvaguardato dall’intenso sviluppo che questo territorio ha subito e ormai stabilizzato.
La condizione di relativo isolamento all’interno di una situazione di rarefazione insediativa, in un territorio fortemente antropizzato, ha giocato a favore della definizione di una strategia compositiva orientata alla percezione e identificazione cristallina del volume architettonico, senza rinunciare ad una necessaria articolazione in relazione ad una ricercata mediazione con lo spazio aperto.
Il progetto instaura - o forse solo sottolinea - un possibile rapporto diretto con i manufatti e annessi culturali e agricoli del passato e più indirettamente alla straordinaria vicenda culturale, insediativa e architettonico-paesaggistica della villa veneta dal tardo Quattrocento in poi.
La casa è un oggetto singolare nel paesaggio la cui appartenenza ad un ambito più ampio è talvolta il frutto di un insieme indistinguibile di forme, immagini ed esperienze di diversa provenienza, storia e densità; un oggetto nel paesaggio che appare nella sua singolarità ma al contempo, come un dispositivo pronto a catturarne dall’interno i suoi mutevoli caratteri.
Una certa dose di ambiguità compositiva o forse di “eclettismo”, crediamo possa essere considerato un punto di forza e non di debolezza del progetto. Il rettangolo planimetrico che caratterizza l’impianto, in cui le murature perimetrali longitudinali sembrano determinare semplicemente la morfologia complessiva della casa, è in realtà il limite entro il quale il volume architettonico appare leggibile in tre parti, identificabili come unità architettonico-spaziali
La finestra tipo a tutta altezza, ripetuta e diversamente aggregata, enfatizza nella sua serialità le eccezioni delle murature longitudinali che si smaterializzano e prolungano disegnando spazi di transizione tra interno ed esterno.
Le falde denunciano la consistenza dei muri perimetrali longitudinali, riproponendo la forza espressiva di un tipico e semplice dettaglio architettonico nelle costruzioni rurali a muratura portante, in cui le murature perimetrali si elevano come timpani oltre la sommità del manto di copertura.
La casa è costruita ibridando il telaio in cemento armato con una concezione muraria massiccia che si può considerare ormai una tradizione “necessaria” sviluppatasi in Italia dagli anni Cinquanta in poi.
A questa consuetudine si è unita la relativa recente tendenza a realizzare esternamente l’isolamento termico, ponendo evidenti problemi di identità e consistenza della materia architettonica muraria.
I tre semplici volumi che definiscono la zona giorno, la zona notte e il collegamento tra essi, ne costituiscono l’organismo edilizio, intersecandosi e articolandosi con la medesima inclinazione delle falde; una doppia lettura bilanciata dal trattamento omogeneo dell’intonaco, delle finiture e dalla geometria delle aperture
Gli spessi muri longitudinali che sembrano comprimerne i volumi, si aprono con una certa reticenza verso l’esterno ma con più generosità nel piccolo patio a sud.
Perpendicolarmente alla casa, la tettoia con struttura metallica e copertura in lamiera orienta e crea le gerarchie necessarie a definire le modalità di accesso e di fruizione delle pertinenze lungo la strada vicinale di accesso alla proprietà.
Il manufatto guarda indirettamente al nobile esempio delle barchesse e alle grandi coperture in ferro e lamiera a protezione e stoccaggio del raccolto e del fieno presenti nel territorio.
Disegni tecnici
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Informazioni
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Incarico / Progettazione preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Committente / Privato
Progetto / Franco Rosi architetto + Stefania Micotti architetto
Fotografie / Nicolo’ Panzeri
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